Le parole chiave sono le parole che noi tutti inseriamo in Google o motori di ricerca similari quando facciamo una ricerca. Una volta inseriti i termini di ricerca - chiamati da Google Query di Ricerca -, il motore di ricerca interroga il suo database di pagine web analizzate in passato e ci fornisce un elenco di risultati.
Purtroppo però anche i motori di ricerca come Google hanno un limite, ovvero, a meno che la parola chiave inserita non sia veramente descrittiva del argomento ricercato, il motore avrà difficoltà a riportarti un risultato rilevante. Ed ecco perche tutti noi molto spesso ci troviamo a dover scrivere la stessa ricerca in maniera diversa, perché il motore non ha trovato nulla di rilevante rispetto alla nostra richiesta.
Così facendo, anche se stiamo cercando solo una cosa, stiamo comunque generando moltissimi dati di ricerca che poi chiunque può andare a vedere sotto forma aggregata usando lo strumento delle parole chiave.
Vedrai come termini lunghi e specifici offrono maggiori opportunità per due motivi:
- ci danno più informazioni su quello che l'utente vuole veramente trovare
- generalmente la competizione e' minore sulle parole chiave più lunghe
Conoscere le tue parole chiave è un'attività fondamentale per conoscere veramente il tuo mercato e le sue possibili novità e trend. Ricorda di dedicare la giusta attenzione a questo aspetto della tua attività SEO e vedrai che nel tempo avrai solo da guadagnarci.
Buongiorno, sto seguendo con attenzione l’argomento SEO e la costruzione di un sito con Word Press, ma prima di tutto ciò mi chiedo se l’argomento ‘parole chiave’ non sia fondamentale già nella scelta del dominio/indirizzo web?
Ciao Maria,
guarda la video lezione Scegliere un nome dominio.
Buona giornata
Buonasera!
In media le keyword secondarie che densità devono avere all’interno degli articoli? Cioè per ogni keyword primaria, quante dovrebbero essere al massimo le parole chiave del gruppo?
Ciao Giuseppe,
la SEO non è una scienza esatta, non è matematica con regole precise.
La cosa più importante, soprattutto parlando di SEO nel 2018, è utilizzare il buon senso. Buon senso per creare contenuti rivolti verso l’utente, che diano valore e qualità all’utente.
Pertanto riempire una pagina con la stessa keyword in maniera eccessiva, innaturale per l’utente che la legge, è controproducente sia per il tuo pubblico che per l’algoritmo di Google (rischio di keyword stuffing).
Detto questo mi potresti richiedere “ok, ma allora quante ne devo inserire?”. La risposta è che la SEO non è un processo del tipo “premi il pulsante rosso, ora quello verde e in 3 giorni sei in prima pagina di Google”.
La cosa migliore che puoi fare è rendere il tutto più naturale possibile. Leggi il tuo articolo come utente esterno e cerca di capire se il contenuto è per lui piacevole, di valore, ma nello stesso tempo comunica alla “macchina Google” di cosa stai parlando utilizzando più volta le tua keyword.
Nelle lezioni di SEO Yoast, vedrai comunque come questo plugin ti aiuterà nell’analisi della tua pagina, dove verrai avvisato della percentuale di volte che hai utilizzato la parola chiave, con la possibile comunicazione relativa di uso eccessivo e limitato della stessa.
Per le keyword secondarie vale lo stesso riscorso logico fatto fino adesso. Ricorda anche che queste parole secondarie dovrebbero puntare ad altri articoli a queste dedicate.
Riassumendo il tutto utilizza il buon senso e la logica per creare una struttura con contenuti che spingano sulle primarie appoggiando anche le “long tail secondarie”.
Buona giornata
Buongiorno
Ho un dubbio sulle parole chiave da ricercare per un’attività fisica locale. Io ho un negozio specializzato in scarpe per l’infanzia a Torino. Lo strumento di Google su parole chiave come ad es. “scarpe bambino Torino” oppure “scarpe per l’infanzia Torino” “calzature bambino torino” non danno dei risultati sufficienti in termini numerici. Ma queste sarebbero parole, a mio avviso,più appropriate per la mia attività, anche nel caso volessi fare una campagna a pagamento su Google Adwords geo-localizzata su torino e dintorni.
Viceversa se io cercassi le stesse parole chiave che ho menzionato sopra, senza l’aggiunta del luogo, ossia “Torino” i risultati sarebbero significativi, ma a me non interessa molto avere il territorio italiano come mercato di riferimento (non avendo, al giono d’oggi) un e-commerce.
Pertanto…come ci si comporta nella pianificazione delle parole chiave ? Quale sarebbe il modo migliore per utilizzare lo STRUMENTO DELLE PAROLA CHIAVE, di Google? Grazie
Ciao Riccardo,
anche se per le keyword veramente pertinenti al tuo business ci sono poche ricerche, questo non vuol dire che non siano valide.
I fattori da pesare sono si il numero di ricerche, ma anche la competizione. È inutile infatti cercare di posizionarsi per parole chiave super ricercate se la competizione è alta. È come partecipare ad un concorso con 100.000 partecipananti contro ad un altro in cui ci sono solo 100 pretendenti.
La mia politica è quella di avere delle keyword cardine per il progetto, parole chiave che siano molto correlate al mio business, keyword che lo rappresentino, anche se queste non sono super ricercate, ma con la garanzia di attrarre utenti che siano effettivamente potenziali target.
Poi hai sempre tempo, per esempio tramite articoli o anche pagine, per allargare il ventaglio di parole chiave a cui vuoi puntare.
Per esempio potresti decidere di non precluderti la possibilità di avere un eCommerce fra un po’ di tempo, quindi puntare alle keyword senza la specifica del luogo, o meglio avere pagine secondarie in cui allarghi la keyword con l’aggiunta di “Torino”. In questo modo lavori su entrambe le strategie, sapendo logicamente che sarà più facile ottenere risultati immediati con la “long tail” di Torino.
Per il local business questo non pregiudica che la tua campagna AdWord la limiti a Torino presentando l’annuncio solo alle persone che si trovano in quella zona, magari lavorando sul titolo dell’annuncio aggiungendo “Torino”. Tanto sai che la vedranno solo gli utenti che si trovano in quella zona.
Ti consiglio anche di farti un account in Google My Business, così da crearti anche la scheda del tuo negozio in Google.
Infine stavo preparando una lezione su Google Autocomplete per mostrare in fase di ricerca iniziale delle parole chiave come utilizzare questo strumento. il tuo esempio sulle scarpe è buono ed lo utilizzerò nell’esempio.
Buona giornata
Buonasera,
io ho un blog di viaggi e naturalmente so di cosa andrò a parlare nel mio blog. Non sapendo a priori quali saranno i miei viaggi, devo fare questo lavoro della ricerca delle parole chiave volta per volta prima di scrivere un articolo. E’ giusto come procedimento o c’è un’alternativa?
Grazie
Luigina
Ciao Luigina,
esatto, ma molto dipende dai contenuti che andrai a scrivere per il singolo articolo.
A seconda di quello che racconterai o dei suggerimenti che darai ai tuoi utenti, fai una ricerca inerente ai tuoi testi e, trovata la parola chiave giusta, scrivi l’articolo tenendo in considerazione anche il lato SEO.
Per esempio se fai un viaggio in Brasile e scrivi un articolo sul carnevale di Rio, allora non ti consiglio di prendere come keyword “Viaggio in Brasile”, ma anzi qualcosa che riguard il carnevale. Pertanto fai una ricerca “Carnevale” e “Rio” e cerca di capire la giusta keyword.
Come dice Andrea, ricordati che le ricerche più sono mirate e più avrai traffico pertinente con meno competizione. Punta quindi sulle “long tail” ovvero frasi di ricerca composte non solo da una singola parola.
Buona giornata
Salve, lo Strumento della ricerca delle parole chiavi di Adwords a differenza di qualche tempo fa non mi dà i grafici a colonna, né la stagionalità della frequenza di ricerca (per singola voce). Come faccio quindi ad avere tutte quelle informazioni che prima era possibile avere per ottimizzare gli articoli con le parole chiavi appunto. Ho provato ad accedere con altro account ma c’è lo stesso problema. Non è che occorre fornire il numero della carta di credito e avviare una campagna? A me quello strumento serve per fare soprattutto SEO, poi magari lo userò anche per fare SEM.
Paolo
Buongiorno Paolo,
non capisco cosa intendi per “stagionalità della frequenza di ricerca”.
Se ti riferisci al fatto che da questa estate Google non restituisce più i numeri estatti di ricerca per le parole chiave, allora si, hai ragione. Ora restituisce un range, come per esempio 100 – 1000.
Purtroppo Google ha deciso di non dare un servizio completo a chi non utilizza AdWords. Praticamente più uno spende con loro, più questo strumento darà dati precisi.
Infatti ricordiamo che lo strumento per le parole chiave è stato creato per gli inserzionisti, ma a quanto pare è stato super utilizzato da tutti quelli che fanno SEO.
Il problema più grande è che tanti altri strumenti che restituivano il numero di ricerche per le parole chiave, in verità, altro non facevano che agganciarsi a Google, e pertanto anche loro non restituiscono più valori esatti.
Questa vicenda è appena iniziata. Bisogna rimanere sintonizzati per capirne i suoi sviluppi.
Intanto, comunque, possiamo andare avanti con il nostro lavoro, perché un idea di mole di traffico ce l’abbiamo lo stesso.
Ricordiamoci anche che il numero di ricerche non deve essere l’unico fattore da prendere in considerazione. Cerchiamo parole chiave che abbiamo meno competizione (valore che non è cambiato rispetto a prima. Anzi se scarichi la ricerca in formato csv ha i valori in decimale che sono più precisi), ma soprattutto concentriamoci sulle parole chiave che abbinano la domanda con l’offerta, parole chiave che ci diano esattamente l’utente che stiamo cercando. Si insomma, quantità non è qualità.
Buona giornata!