plugin wordpress indispensabili

Mentre sto scrivendo questo articolo sono andato a controllare quanti sono i plugin WordPress.

Solo nella repository ufficiale se ne contano quasi 50.000, per non parlare di quelli a pagamento che si trovano ovunque nella rete.

I plugin che si possono installare sono infiniti ma, come spiegato nell’articolo come velocizzare WordPress, sono uno degli “avversari da battere” per ottenere un sito con buone prestazioni.

Più aumenta il numero dei plugin, più cresce il rischio di conflitti e di rallentamenti nel caricamento delle pagine.

Per questo motivo è buona regola limitarne al massimo il numero e utilizzarli sono se effettivamente necessari.

In questo articolo vedremo la lista di plugin WordPress che non possono assolutamente mancare sul tuo sito o blog.

1. Yoast SEO

yoast seo

Oltre 3.000.000 di installazione attive…

Yoast SEO è il plugin WordPress più diffuso al mondo per ottimizzare il tuo sito in chiave SEO e favorirne il posizionamento sui motori di ricerca.

È il plugin che utilizziamo da anni ed è quello a cui abbiamo dedicato diverse lezioni del nostro Corso SEO.

Una volta installato ti darà dei suggerimenti volti a migliorare la leggibilità dei tuoi contenuti e, soprattutto, ti permetterà di pubblicare pagine che “piacciano a Google e company“.

Pretendere di riuscire a rispettare tutti i parametri degli algoritmi di Google senza un riferimento come Yoast SEO è praticamente impossibile ed è quindi indispensabile per il tuo arsenale.

SiteGround Miglior Hosting

2. WPML (WordPress Multi lingua)

Se devi fare un sito in più lingue e ti stai chiedendo come fare, la risposta è semplice: tramite il plugin WPML per creare siti multi lingua con WordPress.

Questo è lo strumento che utilizziamo per i nostri clienti. Ma non solo!

Abbiamo creato un intero video corso GRATUITO per l’utilizzo di questo plugin: video corso di WPML.

Seguendo le video lezioni passo per passo ti porteremo a creare un sito in più lingue, il tutto gestito da un’unica installazione di WordPress ed un unico pannello di controllo.

Se vuoi sapere di più su questo plugin potrai avere degli approfondimenti leggendo l’articolo Sito Web Multilingua con WordPress.

3. W3 Total Cache

w3 total cache

Il primo della lista è essenziale per ottimizzare le prestazioni del tuo sito.

W3 Total Cache è un plugin gratuito che, grazie al sistema di caching, migliora le performance del tuo sito.

Le impostazioni di questo plugin sono moltissime ed è per questo che abbiamo scritto una guida a W3 Total Cache che potrai seguire per la sua configurazione.

Quando si parla di cache è importante avere installato un solo strumento di gestione di queste.

Se infatti il tuo sito è su SiteGround, andrai ad utilizzare gli strumenti che ti mettono a disposizione. Essendo ottimizzati per i loro server eviterai difficili impostazioni e il tutto sarà più immediato. Guarda la guida a Supercasher che gli abbiamo dedicato.

Prima di installare W3 Total Cache quindi, assicurati che il tuo spazio hosting non integri già dei sistemi analoghi.

4. WP Smush

wp smush

WP Smush fa parte della categoria di plugin WordPress dedicati all’ottimizzazione delle immagini.

È un’attività molto importante poiché è un altro fattore che contribuisce a rendere il tuo sito più veloce.

Ci troviamo molto bene con questo plugin perché, una volta installato e definite alcune impostazioni, pensa a tutto automaticamente.

Esistono plugin simili e i più apprezzati li abbiamo recensiti nell’articolo come ottimizzare le immagini web.

5. Akismet

akismet plugin wordpress

Akismet è uno dei plugin che trovi di default ad ogni installazione di WordPress (dovrai solo attivarlo).

Una volta attivato ti basterà registrarlo gratuitamente e ottenere la chiave API per il tuo progetto.

A cosa serve? Akismet elabora in tempo reale i dati provenienti da milioni di siti sparsi in tutto il mondo e segnala in automatico quelli considerati spam.

Tu non dovrai più preoccuparti di nulla, se non di un semplice ruolo di revisione per segnalare eventuali commenti di spam non intercettati.

Se vuoi sapere di più su Akismet e su come funziona, leggi questo articolo sul WordPress Spam.

6. E-mail Optin

email optin bloom

Non ci stancheremo mai di ricordare come creare una newsletter sia uno dei primi passi da fare quando si intraprende un’attività online.

In questo articolo è inutile elencare nuovamente tutti i vantaggi di un’attività di email marketing.

Quello che è certo è che, per attrarre più iscritti possibili, è bene equipaggiare il tuo sito di un plugin dedicato alla raccolta degli indirizzi.

Per il design moderno e per la loro praticità su Webipedia ci siamo affidati ai prodotti della Elegant Themes.

Quello studiato per l’email optin si chiama Bloom, ne puoi leggere una descrizione esaustiva nella recensione: Bloom email optin della elegant Themes.

7. Velvet Blues

velvet blues

Ti è mai capitato di dover cambiare un link che si trova su più pagine del tuo blog?

Oppure ti è mai capitato di dover modificare contemporaneamente tutti i link ad una pagina del tuo sito?

Se si, saprai che ci sono due modi per farlo: il primo consente nel ricercare tutti i link “incriminati” e sostituirli manualmente.

Il secondo è di utilizzare un plugin come Blue Velvet update URL’s per farlo automaticamente.

Il procedimento è molto semplice. Come spiegato nella lezione sostituire URL dei link del corso WordPress, non dovrai fare altro che inserire la URL da modificare e la URL modificata.

Questa operazione è essenziale anche nei casi in cui tu stia sviluppando un sito in un’area test (magari in una sottocartella del tuo dominio) e, una volta completato, vuoi pubblicare le pagine con le URL del sito online.

Per maggiori informazioni leggi anche due installazioni wordpress sullo stesso dominio.

8. 301 Redirect

301 redirect

Sempre in ottica SEO troviamo Simple 301 Redirect.

I permalink sono uno degli aspetti che deve essere maggiormente curato per evitare spiacevoli pagine 404 e per non perdere posizionamenti di una pagina indicizzata.

Quando farai i tuoi test è molto probabile che ti accorgerai che alcune URL possono essere riviste, modificate, migliorate.

Il problema è che, una volta che una URL è stata indicizzata da Google e inserita nel suo indice di ricerca, se questa viene modificata restituirà una pagina “non trovata” all’utente.

Questo plugin consente di comunicare ai motori di ricerca che la URL della pagina X è stata modificata permanentemente e di rimandare l’utente o il motore alla nuova pagina, passandogli così il “succo SEO“.

9. Limit Login Attempts

limit login attempts

Con questo plugin WordPress parliamo di sicurezza e protezione.

WordPress può essere vittima di attacchi esterni, così come ogni sito inserito nella rete.

Molti di questi sono rivolti ad avere l’accesso nella tua area backend.

Programmi automatici cercano di autenticarsi, provando ripetutamente moltissime combinazioni di username e password.

Con un plugin leggerissimo come Limit Login Attempts riusciamo a prevenire gli attacchi massicci in un modo molto semplice.

Dopo il numero massimo di tentativi consentiti il plugin bloccherà l’IP.

10. Social Sharing

monarch social plugin

Le persone passano la vita sui social network.

Per aumentare il traffico sulle tue pagine ci si deve ingegnare in ogni modo.

Quello di utilizzare un plugin per il social sharing è sicuramente uno di questi.

L’obiettivo è di invogliare chi legge un tuo post a condividerlo con la sua cerchia di amici. Se riuscirai a convincerlo ti sarai guadagnato un “complice” per la diffusione delle tue pagine.

Come puoi immaginare, solo per questo tipo di attività, di plugin se ne trovano un’infinità.

Noi restiamo fedeli alla Elegant Themes (anche perché una volta acquistati sono tutti compresi nel prezzo) e ci siamo affidati a Monarch.

Se però vuoi valutare delle alternative abbiamo parlato dei più comuni sulla rete nell’articolo WordPress social plugin all’ultimo grido.

11. WP Maintenance Mode

WP Maintenance Mode

Mettere un sito in manutenzione sarà una necessità che prima o poi, nell’arco della tua storia con il web, si presenterà.

Il plugin che utilizziamo da anni, spiegato nella lezione su come mettere un sito in manutenzione, è WP Maintenance Mode.

Questo plugin ti sarà utile quando dovrai lavorare sul tuo sito e fare operazioni delicate. Evitare la navigazione degli utenti in questi casi è d’obbligo per evitargli esperienze negative.

Ti potrà essere utile anche nel caso stessi lavorando a un sito ex novo, ma su un server online e non vuoi fare accedere gli utenti ai tuoi contenuti.

12. WP Migrate DB

WP Migrate DB

Questo plugin è il migliore per quanto riguarda la migrazione ed il backup del database di WordPress.

Ti sarà utile principalmente nel caso dovessi spostare il tuo sito WordPress, poiché ti andrà a sostituire in automatico le nuove URL.

Anche se si parla di database, tema che “incute timore” agli utenti meno esperti, WP Migrate DB è veramente semplice e intuitivo.

Quali plugin WordPress ti mancano?

In questo articolo abbiamo delineato le principali necessità che ti si presentano gestendo un sito creato con WordPress.

Per soddisfarle ti abbiamo proposto i plugin migliori che utilizziamo per i nostri progetti web.

Questi ti saranno sicuramente di aiuto, ma se dovessi avere necessità non risolte in questo articolo, siamo pronti a darti suggerimenti: scrivi nei commenti!

6 commenti
  1. Luca
    Luca dice:

    Ciao volevo chiederti una cosa. Di recente Yoast SEO ha inserito un nuovo aggiornamento. Prima bastava inserire la parola chiave anche solo una volta in uno dei sottotitoli e la lucina era verde. Inoltre se l’ articolo possedeva più immagini bastava inserire la parola chiave nel campo alt anche in una sola delle immagini e la luce appariva verde. Adesso col nuovo aggiornamento tutto ciò che prima andava bene ora non va più bene. Infatti adesso il plugin ragiona per percentuali quindi se uno ha piu sottotitoli e piu immagini per rendere verde il semaforo bisogna inserire la parola chiave in una percentuale di sottotitoli ed immagini che sia equilibrata. Quando succedono queste cose come bisogna comportarsi? Adesso vedo riaprire tutti gli articoli e modificarli perchè questi hanno fatto una nuova scoperta?

    Rispondi
    • Lorenzo
      Lorenzo dice:

      Ciao Luca,
      sei sicuro che prima bastava insere la keyword solo in un sottotitolo? Mi sembra strano.
      La percentuale di parole chiave è una funzione che c’è da tanto tempo.
      Infatti inserire la keyword una sola volta in un solo sottotitolo non è abbastanza.
      Come sempre il giusto sta nel mezzo, quindi non mi fraintendere e non abusare inserendo la keyword ovunque.
      Quando lavori sulla tua pagina devi farti questa domanda: “una macchina può capire di cosa sto parlando? la mia parola chiave è messa in risalto? sto abusando di questa parola tanto da disturbare l’utente?”.
      E poi, fondamentale, tutto questo non è una formula matematica, dove una parola chiave in più o in meno ti permette di essere primo nella Serp. Quindi una SEO on page fatta bene con equilibrio è si importante, ma è solo una parte.

      Ricorda il valore dei tuoi contenuti. GLi utenti si soffermano sulla tua pagina o schizzano via? Lasciano commenti? La condividono? Ancora più importante, hai collezionato backlink?

      Buona giornata

  2. Leo
    Leo dice:

    Ciao e complimenti per l’articolo!

    Vi leggo sempre, ma stavolta mi è venuta una domanda. Il plugin Jetpack lo usate o lo sconsigliate? Ho sentito pareri opposti in giro per la rete, una vostra opinione sarebbe gradita :-)

    Un saluto
    Leonardo

    Rispondi
    • Lorenzo
      Lorenzo dice:

      Ciao Leo,
      hai ragione, ci sono diversi pareri nella rete.

      Come prima cosa bisogna dire che Jetpack è un contenitore di plugin (moduli) creato dalla Automattic, gli stessi di WordPress.com.
      Per quanto riguarda la qualità del codice, quindi, non abbiamo dubbi.
      Il grandissimo numero di installazioni attive va considerato nello scenario in cui molte aziende di hosting, attualmente, lo attivano di default nelle installazioni OneClick sui loro server.
      Essendo però questo pacchetto creato principalmente come unica soluzione per i siti che risiedono su WordPress.com, installarlo su siti self hosted ha un significato leggermente diverso.
      Come prima cosa molti plugin necessitano della connessione con WordPress.com e certi sono premium.
      La quantità di codice che viene aggiunta al sito è notevole, fattore che aumenta la possibilità di problemi vari, anche se c’è da dire che il codice caricato è solo quello dei moduli attivi. Nonostante questo però molti utenti hanno notato un effettivo autmento nei tempi di caricamente delle proprie pagine (ricordati che ogni sito è una “composizione” a se stante, pertanto non ci sono leggi fisse).
      Senza dilungarmi ulteriormente (potrebbe essere una buona idea per un articolo) quello che ti consiglio è di riflettere sulle funzionalità che andresti effettivamente ad utilizzare. Molte di queste sono già coperte dai temi stessi, come le testimonianze, il portfolio ecc…
      Altre sono coperte da plugin per me insostituibili, come SEO Yoast.
      Per non parlare poi delle analisi dei dati del sito con Google Analytics.
      Ovviamente tutto questo discorso cade se il tuo sito è su WordPress.com, visto che se limitato nella gestione di quello che puoi avere sul tuo sito.

      Spero di esserti stato d’aiuto,
      buona giornata

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