Andiamo a vedere l’ultima macro sezione presente nel menu principale, ovvero Consenti e Blocca Annunci. Come dice la parola stessa abbiamo la possibilità di effettuare un controllo editoriale se quello che vogliamo venga, o meno, pubblicato sul nostro sito.
Ci sono diversi criteri per impedire che degli annunci vengano serviti, dal più specifico come l’identificazione di una URL, oppure tramite filtraggio di categorie o reti pubblicitarie.
C’è però, una piccola premessa fa fare, che possiamo applicare non solo a questa sezione, ma a tutte le funzioni di Adsense in generale.
Tutto il calcolo che Google Adsense fa per restituirci gli annunci punta al proporre la migliore soluzione possibile, per tutti: publisher, advertiser e utenti. Quando andiamo a limitare queste variabili, come possiamo fare in questa sezione in questa sezione, ma anche, per esempio, quando limitiamo la tipologia di annuncio a solo testo, piuttosto che testi e immagini, quello che facciamo è togliere delle possibilità di massima resa all’interno di questo algoritmo.
Se per esempio escludiamo delle categorie di annunci, questo comporta meno partecipanti all’asta dell’annuncio, pertanto è possibile che il CPC sia minore.
Detto questo, però, noi siamo padroni del nostro account e conosciamo, o dovremmo conoscere bene il nostro pubblico. Inoltre è doveroso lasciare a noi publisher la libertà di decidere se non fare comparire la pubblicità per esempio di un nostro competitor, così come di una categoria che non reputiamo consona alla nostra audience.
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