Riuscire a scrivere Articoli SEO Friendly aiuta a risolvere il problema principale di ogni sito internet: farsi trovare dai motori di ricerca.
Un sito, anche se strutturalmente impeccabile e graficamente convincente, serve a poco se nessuno lo visita.
Come renderlo più visibile?
Come far si che Google lo noti?
Come fare per “scalare la classifica”?
In questo articolo analizzeremo tutti gli aspetti necessari per scrivere Articoli SEO Friendly, vedremo come impostare i testi e scopriremo quali tool utilizzare per la scelta, l’analisi e il monitoraggio delle parole chiave da inserire.
Prima di procedere però, è necessario fare una breve premessa per comprenderne al meglio l’importanza di un corretto posizionamento al loro interno.
Come funzionano i Motori di ricerca?
Un motore di ricerca funziona grazie all’utilizzo di programmi chiamati Spider che girano continuamente tra la rete alla ricerca di contenuti.
Quando uno spider raggiunge una pagina, la analizza da cima a fondo e cerca di estrarre le “parole chiave” che riassumono l’intero testo.
Per ogni pagina letta, viene memorizzata la URL e ogni link presente al suo interno.
Questo fa in modo che il software possa creare una “ragnatela mondiale” che contiene ogni collegamento ad ogni pagina web esistente.
Quando un utente esegue una ricerca all’interno di Google o di ogni altro motore, viene restituita la lista dei risultati che presumibilmente soddisfano al meglio quella ricerca.
Ma come fornire agli spider le informazioni che desideriamo senza lasciare nulla al caso?
È arrivato il momento di parlare dell’ottimizzazione della nostra pagina.
Per capire al meglio come eseguire correttamente questa procedura possiamo suddividere le attività da svolgere in sette step.
1. Keyword
Il primo aspetto da tenere in considerazione riguarda le parole chiave, quelle che ogni utente digita quando fa una ricerca in Google.
Per capire su quali parole chiave puntare dobbiamo chiedere a Google COSA la gente cerca. Il software da utilizzare per tale scopo è Google Keyword Planner, ma in rete si trovano molti altri software, gratuiti o a pagamento, che svolgono il medesimo scopo.
Grazie all’analisi delle Keyword possiamo:
- Scoprire i volumi di ricerca per determinate parole chiave.
- Capire quali sono le parole che generano più competizione tra quelle che ci interessano.
- Trovare la giusta combinazione, anche grazie ai suggerimenti che AdWords ci fornisce, per decidere su quali puntare.
- Studiare una linea editoriale nella stesura dei nostri futuri titoli.
La risposta agli interrogativi che cerchi in AdWords, ti fornirà la lista delle parole chiave da utilizzare nella stesura di ogni articolo SEO friendly e ti darà un’indicazione sul target di utenti che si può raggiungere.
Più le keywords saranno scelte con oculatezza, maggiori saranno le possibilità di mostrare le tue pagine al pubblico che desideri, trasformando ogni visita in un potenziale cliente.
2. Contenuti
Content is the King!
La qualità dei contenuti è la chiave del successo di ogni articolo che vuole ottimizzare la propria SEO.
Gli elementi da considerare per scrivere un Articolo SEO Friendly sono diversi:
Quantità
Per fare in modo che la tua pagina sia notata serve del testo.
Spesso i plugin per gestire la SEO consigliano un minimo di 300 parole. È poco.
Ascoltando le parole degli stessi esperti di Google, si raccomanda l’utilizzo di almeno 1000 parole per ogni pagina: un articolo lungo è presumibilmente più utile ed esplicativo che 5 righe di testo…
Unicità
Quando avrai sottomano la lista delle parole chiave, devi sempre tenere conto che ogni pagina deve essere progettata per posizionarne UNA sola.
Se ne utilizzi di più, lo spider avrà più difficoltà a scegliere quale sia quella da considerare e, se esistono altre pagine concorrenti che sono indicizzate meglio per le parole singole che hai utilizzato, verranno premiate a discapito della tua.
Ripetitività
La parola chiave che hai selezionato dovrà essere ripetuta più volte.
Dovrà comparire all’inizio della pagina (meglio se nel primissimo paragrafo), le altre le dovrai ripetere naturalmente all’interno del testo.
Spieghiamoci meglio: con naturalmente intendiamo dire che le ripetizioni non dovranno essere forzate.
Non serve ripetere ossessivamente la parola chiave, anzi!
Nel caso che lo spider ritenga che ci sia un’esagerazione nella sua ricorrenza, sicuramente penalizzerà la tua pagina e di conseguenza l’intero sito.
Titolazione
Il titolo è la prima cosa che legge lo spider dopo la URL della pagina.
I titoli seguono un ordine gerarchico, dall’ H1 che è il più importante e il primo visibile (l’unico che deve essere ripetuto una sola volta), salendo di numerazione (H2, H3, H4…) per i sottotitoli.
È quindi fondamentale che la parola chiave sia presente all’interno dell’ H1 e che i successivi titoli si riferiscano alla stessa tematica.
I titoli di diverse dimensioni utilizzali per creare dei sotto-paragrafi del titolo principale.
Nel caso di questo articolo:
- H1: Come scrivere Articoli SEO Friendly
- H2: Keyword, Contenuti, Meta Tags…
- H3: Quantità, Unicità, Ripetitività, Titolazione…
Precisione
La scrittura della parola chiave un tempo era fondamentale, quindi si doveva far attenzione a rispettare la sequenza esatta delle parole.
Nel caso di questo articolo, puoi notare come la combinazione Articoli SEO Friendly sia stata ripetuta esattamente così: un titolo come Sito SEO Friendly? Il segreto è negli Articoli!, sarebbe stato meno efficace.
Oggi, grazie ai continui miglioramenti nell’algoritmo di Google, non è più così essenziale, e il motore di ricerca riesce comunque ad individuare il contenuto di un articolo anche se non viene rispettato l’ordine preciso.
Se ti interessa approfondire l’argomento scrittura ti consigliamo di leggere un articolo che spiega Come scrivere un Blog: ti dirà come fornire ai tuoi utenti la qualità tanto ricercata da Google in termini di contenuti.
3. Meta Tags
I meta tag forniscono la descrizione di una pagina web; grazie ad essi comunichiamo ai motori di ricerca di cosa parla la nostra pagina.
Il loro inserimento determina lo snippet, ossia cosa l’utente visualizzerà quando effettua una ricerca in rete.
I Meta Tag da inserire sono:
- Title: è quello che definisce il contenuto generale della pagina ed è quello che comparirà nella toolbar del browser, o quando si aggiunge una pagina ai preferiti. Quando lo stabilisci cerca di fare in modo che sia una frase di senso compiuto, che sia attrattiva per gli utenti, e che contenga la parola chiave che vuoi indicizzare.
- Description: è la descrizione del contenuto, aiuterà l’utente a capire all’istante se un articolo è interessante o meno. Anche in questo caso dovrà invogliare a cliccare, dovrà essere la tua promessa verso i navigatori, la risposta ad una domanda. La cosa importante è mantenere ciò che si mantiene, quindi devi accertarti di scrivere una descrizione che effettivamente rispecchi il contenuto del post.
- Keyword: definiscono le parole chiave relative al contenuto della pagina. I motori di ricerca però, considerano molto meno questo parametro rispetto al passato; ora l’inserimento viene effettuato all’interno dei plugin per la SEO, per verificare l’efficacia delle impostazioni della pagina.
Il plugin in di qui parliamo è Yoast SEO, la soluzione più completa per WordPress. Grazie a lui è possibile:
- Generare le sitemap di tutte le pagine del nostro sito comunicando ai motori l’organizzazione dei nostri contenuti e facilitando la scansione degli spider.
- Inserire title e description per ogni pagina osservando in tempo reale l’anteprima dello snippet. I due valori infatti hanno dimensioni prestabilite che è meglio mantenere per evitare frasi troncate o concetti che non si concludono. Visualizzare come appariranno le nostre pagine nella SERP inoltre ci fornisce il livello di appeal rispetto alla concorrenza.
- Configurare i permalink, in modo che si possano generare URL friendly.
- Inserire la keyword su cui hai deciso di puntare e capire quali sono gli aspetti da migliorare con suggerimenti chiari come mostrato nella figura qui sotto.
- Molto altro come la gestione degli attributi index, follow, canonical ecc.
Nelle nuove versioni del plugin sono state aggiunte anche ulteriori funzionalità come ad esempio l’analisi della leggibilità, che aiuta a rendere un testo più facile da consultare per i tuoi visitatori.
4. Immagini
Come abbiamo accennato prima, gli spider scansionano la rete in cerca di testi. Ma come si comportano con le immagini?
Un software non è in grado di riconoscere il soggetto di un’immagine (non ancora in maniera efficace quantomeno) ma, grazie ai meta dati, possiamo far sapere ai motori di ricerca di cosa parla.
Per prima cosa devi intervenire sul nome del file, nominando ogni immagine che sarà presente nella pagina con la combinazione delle tue parole chiave (articoli-seo-friendly.jpg).
Se però le immagini sono molte, è opportuno inserire qualche variazione, che renda il complesso più “armonico” (seo-friendly-adwords.jpg, seo-friendly-snippet.jpg, ecc…).
Successivamente dobbiamo inserire manualmente gli attributi alt e title che forniranno a Google la descrizione di ogni nostra immagine.
Anche se sembra un argomento di secondaria importanza, ti posso assicurare che i motori di ricerca lo tengono in grande considerazione, tant’è che su Google è anche possibile eseguire una ricerca esclusivamente tramite immagini.
I risultati che appaiono sono il frutto degli attributi alt e title che sono stati inseriti da chi le ha pubblicate.
In un articolo pubblicato sul nostro blog spieghiamo meglio Come ottenere Immagini Perfette per la SEO.
Un altro fattore da considerare per ottenere giudizi positivi dai motori di ricerca è il peso delle immagini.
Più una pagina è veloce, più è premiata dai motori di ricerca.
Anche questo è un argomento che è bene approfondire nell’articolo come ottimizzare le immagini web.
5. Link
Quando si ha a disposizione un buon numero di pagine è sempre bene cercare di costruire una strategia di link building.
In sostanza si tratta di creare collegamenti interni tra la tue pagina.
Visto che abbiamo sottolineato l’importanza di scegliere una sola parola chiave per ogni articolo, è bene che l’argomento di cui tratta sia unico.
Troppe divagazioni non sono utili all’utente, ma può essere utilissimo invitarlo alla lettura ad altri post, esattamente come facciamo su Webipedia.
In questo modo si offre qualità al lettore: leggendo un post avrà tutti i riferimenti necessari per comprendere fino in fondo un determinato argomento.
I link ad articoli correlati lo aiuteranno ad avere una visione più ampia del contesto in cui quell’articolo è scritto.
Esattamente con questa logica ti invito a leggere il post sui contenuti cornerstone, una tecnica (consigliata anche da Yoast SEO), che ti aiuterà a costruire una ragnatela di link interni del tuo blog.
I motori di ricerca apprezzano questo tipo di logica: una pagina che rimanda ad altri contenuti (anche esterni al sito in questione), è sicuramente una pagina che sarà più valida perché crea connessioni pertinenti.
Per facilitare questo compito è anche bene organizzare ordinatamente i contenuti interni, utilizzando categorie e tag.
Grazie all’impostazione di questi parametri il tuo sito assumerà una struttura logica che aiuterà il posizionamento corretto di ogni pagina.
6. Social e Commenti
Il posizionamento di un articolo viene determinato anche dal livello di interazione che la pagina riesce a generare.
Prova a pensare a Google come ad una persona: se una pagina riceve molte condivisioni o molti commenti, significa che gli utenti la trovano utile o, quanto meno, la trovano degna di attenzione.
La conseguenza evidente è che Google avrà un altro parametro per premiare il tuo link e fargli scalare la classifica della serp.
Non dimenticarti quindi dei commenti degli articoli.
In fondo ad ogni post lascia abilitato il modulo per condividere le opinioni che gli utenti vorranno lasciarti.
Sarà una buona occasione per mettere in luce la tua competenza nel risolvere un determinato problema.
Un utente che trova la risposta ad una domanda è un utente che indirettamente aiuterà i tuoi articoli ad essere più SEO Friendly.
Se i contenuti si riveleranno utili per i tuoi utenti, devi anche prevedere la possibilità di farli diventare virali.
È per questo che è fondamentale inserire i plugin social in modo che i tuoi testi possano essere diffusi in rete.
7. Aggiornamento
I tempi cambiano, le conoscenze aumentano, gli argomenti vanno aggiornati.
Per far capire a Google che stai scrivendo articoli in ottica SEO è utile aggiornarli di tanto in tanto, implementandoli e fornendo qualche delucidazione su aspetti che magari sono stati chiariti poco.
In questo senso i commenti degli utenti possono essere utilissimi per capire se l’articolo presenta qualche lacuna o se deve essere migliorato.
I motori di ricerca apprezzano che i contenuti siano sempre freschi, quindi un sito che offre implementazioni su determinati argomenti e una costanza nella pubblicazione di contenuti originali, sarà premiato nel suo complesso e ne gioveranno tutti gli articoli scritti.
8. Monitoraggio
Tutte i passaggi elencati precedentemente saranno ancora più efficaci se avrai la possibilità di migliorarli.
A questo proposito è molto utile dotarsi di software che permettono il tracciamento e l’analisi dei dati, e di strumenti che determinano lo stato di salute del nostro sito.
Sono due quelli che dovrai utilizzare:
- Google Analytics: conoscerai tutto dei tuoi utenti, cosa gli piace, come si comportano, chi sono. Analytics raccoglierà per te tutte le informazioni necessarie fornendoti dati e statistiche su ogni cosa. Starà poi alla tua abilità riuscire ad interpretare i dati ricevuti al fine di scrivere Articoli SEO Friendly migliori dei precedenti. Nel Corso Analytics, troverai la spiegazione a tutto questo.
- Google Strumenti per Webmaster: permetterà al tuo sito di indicizzarsi su tutti i motori di ricerca e Google in cambio lo monitorerà in tutti i suoi aspetti, in modo da fornirti le armi necessarie per mantenere in buona salute lui e i suoi post.
Conclusione
Con questo articolo ti abbiamo dato tutti gli strumenti necessari per poter scrivere Articoli SEO Friendly. Applica i nostri consigli ai tuoi post, potrai apprezzarne in poco tempo i miglioramenti.
Visto che gli argomenti trattati sono molteplici ti può essere utile il nostro Pacchetto Promozionale di video corsi specifici per la SEO e il Posizionamento sui motori.
Ciao a tutti,
Per caso hanno spostato l’analisi della leggibilità in Yoast Seo? Oppure c’è stato un aggiornamento che ha eliminato questi parametri?
Grazie in anticipo!
Ciao,
dentro all’articolo, lato modifica, hai 4 tab, una di queste è la tab “leggibilità”. Trovi tutto li dentro.
Buona giornata
Ciao, vi seguo da parecchio tempo perché trovo che i vostri corsi e articoli offrano una qualità come pochi altri.
Ho solo una domanda dopo la lettura di questo articolo: ho saputo che ci sono stati dei cambiamenti per quanto riguarda la ricerca delle parole chiave, quindi vale ancora lo strumento consigliato qui e in caso negativo, cosa si dovrebbe usare?
Ciao Livia,
sicuramente Google ed i suoi strumenti sono un autorità.
Lui possiede dati che di certi altri non possono avere.
Pertanto lo strumento per le parole chiave che trovi in GoogleAds va benissimo.
Solo che se non utilizzi GoogleAds facendo pubblicità le sue funzionalità sono ridotte.
Ci sono anche molte alternative storiche, come MOZ, Ahref, SemRush.
Buona giornata