Sito eCommerce con poche vendite

Domande & RisposteCategoria: Corso WooCommerceSito eCommerce con poche vendite
Lo sapevi che i nostri studenti hanno il supporto gratuito?
Questa sezione Domande e Risposte non viene più utilizzata. Per domande di supporto scrivi direttamente nel campo che trovi sotto ogni video lezione.

Vai ai video corsi

Anonimo ha scritto 9 anni fa

Ho letto che non non fate consulenza dedicata. Posso comunque chiedervi un parere sul perchè il nostro sito non converte nulla? È fatto con woocommerce. Abbiamo iniziato a pubblicizzare con FB e abbiamo avuto circa 150 accessi al sito da ieri sera ma nemmeno una vendita.
Sapete anche dirmi (magari attraverso una vostra lezione) come creare una pagina in dissolvenza per chiedere indirizzo mail agli utenti? Utilizziamo mail chimp.
Sapreste anche dirmi quale plug in utilizzare per avere una lente di ingrandimento su tutti i prodotti?
eventualmente c’è la possibilità di avere una consulenza dedicata?
Grazie mille

2 Risposte
Lorenzo Staff ha risposto 9 anni fa

Buongiorno,
grazie per averci contattato.

Purtroppo non facciamo consulenza dedicata agli studenti, altrimenti, visto l’alto numero di richieste, non avremmo tempo per seguire la parte di formazione. Ma la ringrazio lo stesso per la proposta.

Per raccogliere tutto quello che ci sarebbe da risposndere non basterebbe un post, ma decine di libri.
Il fatto è che bisogna incominciare con un passo alla volta.

Mi sta dicendo che dopo 150 accessi al sito non è avvenuta una vendita e siete demoralizzati? La battaglia verso la vostra attività di successo è appena cominciata e 150 utenti non sono proprio nulla.

Il primo consiglio che posso darvi è quello di fare test, test, test, e ovviamente di avere i dati sottomano di quello che stà avvenendo.
Infatto la mia prima di domanda è se avete installato Google Analytics. Perché senza quello non potete capire i vostri utenti.

Per esempio mi avete detto che avete comprato da FB 150 visite. Ok perfetto. A che pagina li avete mandati? Qual è stata la frequenza di rimbalzo? Nel caso fosse stata alta, allora significa che non avete coninvolto l’utente a sufficienza. Quante pagine ha visitato? Su quali pagine è andato? Dove ha abbandonato il vostro sito?

Queste sono tutti i primi aspetti da guardare quando si deve capire cosa funziona e cosa no.

Inoltre. Come avete intezione di portare traffico? Con i motori di ricerca? Quindi dovete attuare una strategia SEO. Con Facebook? allora dovete monitorare i dati di Facebook sulla loro piattaforma e sul vostro sito con Analytics.

Se volete incominciare questo percorso da soli, allora il primo corso che dovete fare è quello di Google Analytics che trovate su Webipedia. Non è un corso avanzato, non vi preoccupate, ed è fatto per chi parte da zero.

Per quanto riguarda la raccolta di email, noi utilizziamo OptinMonster ma stiamo per cambiare, o meglio per provare un nuovo plugin che ci sembra eccezionale ed inoltre non è ad abbonamento come il precedente. Sto parlando di Bloom della ElegantThemes. Come vedi anche noi, come tutti quelli che si occupano di marketing online, siamo sempre alla ricerca del miglioramento tamite test.

Per quanto riguarda l’ultima domanda, quella sullo zoom, ce ne sono molti:

Ultimate WooCommerce Cloud Zoom
WooCommerce advanced image zoom
ecc…

basta fare una ricerca in Google con la parole “woocommerce zoom product plugin” o simile, per avere molti risultati. Dovrebbe fare dei test per verificare che il plugin sia compatibile, ovvero funzioni bene e non vada in contrasto con il suo tema.

La ringrazio e auguro buona giornata,
Lorenzo

Anonimo ha risposto 9 anni fa

Concordo con tutto quello che hai scritto, il nostro obiettivo è proprio quello comunque di imparare per quello che riusciamo, compatibilmente con le restanti attività, in modo da poter valutare al meglio il lavoro che eventualmente farà qualcun altro per noi.

Non è mia intenzione tediarti ma ti chiederei ancora alcune info tecniche. Mi sai consigliare un tema woocommerce che giri bene su mobile? dalle pubblicità su FB che stiamo facendo risulta che il 90% degli ingressi sono da samrtphone ma il nostro sito non è molto performante.

Oltre a questo, da quando ti ho scritto la prima volta, abbiamo avuto 735 ingressi e neanche una vendita, pagando 0,02 a conversione. Io credo che che le persone siano state interessate dal prodotto ma poi entrando nel sito non abbiano acquistato per n motivi. Secondo te cosa dovrei fare per ottenere almeno una vendita d’incoraggiamento?

Se comunque ti viene in mente qualcuno che voglia darci un mano, anche in quel caso, i tuoi suggerimenti verranno recepiti come moto utili.

Grazie

Lorenzo Staff ha risposto 9 anni fa

Capisco pienamente la vostra situazione e il vostro stato d’animo.
Per chi non ha competenze in questo settore interfacciarsi con agenzie web o anche solo capire un preventivo è praticamente impossibile.

Come consulente la prima difficoltà che ho incontrato è quando ho lavorato in aziende che non avevano know how. Questo perché parlare con i responsabili del progetto risulta veramente complicato e si perde molto tempo nel doverle istruire, altrimenti non ci si capisce.

Tutto questo è normale poiché internet, e specialmente il marketing online, è un “arte” relativamente nuova. Forse con la prossima generazione tutto questo diventerà “normale”.

Il consiglio più grande che posso darvi si basa sul fatto che se voi stessi non avete una conoscenza nel settore, non potrete valutare con obbiettività se il lavoro dell’agenzia che prenderete sia valso tutti i soldi che investite. Inoltre, come dicevo prima, se vi mancano gli elementi per instaurare con loro un confronto, un dialogo, allora i lavori, con il relativo risultato, saranno molto più macchinosi e lenti, con il rischio che, anche se prendete dei super professionisti, c’è la possibilità che le cose non vadano nel verso aspettato.

Per quanto riguarda i costi anche qui si apre un dibattito. È la jungla e proprio perché i clienti non hanno conoscenze, non ci sono regole e ognuno fa il suo prezzo.

Le dico il mio pensiero. Attualmente non faccio praticamente più consulenze, soprattutto in fattore di marketing. Questo perché il lavoro e le conoscenze per fare andare bene un progetto non sono poche in fattore di tempo, e quindi mi sono posto la domanda “perché costruire qualcosa di valore per i clienti, quando lo posso fare per me stesso?”. Ed è per questo che ho diversi progetti online, dove però io ne sono il proprietario.

I panorami di budget possono variare da poce centinaia di euro fino a migliaia di euro.
Il segreto? sapere valutare il lavoro che vi fanno. Sapere guardare i dati, vedere quello che avete speso e quello che entra. Tutto questo con strumenti come Analytics, dove non si impara solo ad usare un’applicazione, ma si impare il marketing online e tutti i fattori che ci girano attorno, così da capire chi lavora bene o meno.

Io personalmente starei lontano da chi per 500 euro vi promette mare e monti. Il lavoro da fare nei progetti online è tanto e credo fortemente che ci debba essere della cultura da parte di chi li gestisce.
Oppure quei 500 euro sono un primo investimento di valutazione, ma per valutare, come detto prima, bisogna capire.
Di conforto hai che tutto questo vale la candela. Vendere online ti permette una scalabilità che altrimenti non avreste. Decollare è la fase più dura, ma poi il mantenimeno, una volta che tutti i meccanismi sono rodati, risulta più facile.

Spero di esserti stato d’aiuto,
ti rinigrazio e auguro buona giornata,

Lorenzo

Anonimo ha risposto 9 anni fa

Buongiorno Lorenzo,
la ringrazio, il messaggio è arrivato forte e chiaro.

Il problema è che non riusciamo a gestire tutto quanto, anche perchè non siamo esperti del settore.

In tal senso le chiedo se eventualmente può indicarci qualcuno con le skills richieste che ci possa dare una mano. Abbiamo chiesto a delle web agency ma è molto difficile orientarsi, e oltretutto richiedono dei budget fuori dalla nostra attuale portata. Glielo chiedo perchè tra tutto il caos della rete, Webipedia risulta davvero utile, semplice ed accattivante.

La ringrazio

Lorenzo Staff ha risposto 9 anni fa

Buongiorno,
come ti scrivevo nel’altra email, la prima cosa che dovete fare è studiare e continuare a lavorarci sopra, con test test test. Infatti nessun sito è uguale all’altro. Quello che funziona sul tuo eCommerce è il risultato di tante variabili e non solo di una.

  • Come arriva l’utente sul tuo sito – Sorgente di traffico.
  • Con quale premessa arriva – Tipo di advertising (annuncio), Ricerca Google ecc…
  • Su che pagina atterra.
  • Su che pagina se ne va.
  • Quanto tempo ci sta.
  • Quante pagine vede.
  • Quali pagina vede.
  • Ecc…

Quindi imperativo Analytics.
Sai effettivamente la proporzione di utenti mobile vs utenti desktop? La tua campagna Facebook l’hai impostata per mobile e desktop? Hai provato a fare campagne splittate una per mobile e una per desktop e vedere se si comportano in maniera differente?
Sati leggendo il nostro blog? Per esempio questo strumento chiamato Mouseflow mi aiutata molto per capire, senza leggere dei dati, cosa fanno gli utenti.

Certo ci sono le best practice e soprattutto conoscere i valori. Per conoscere i valori intendo che se ti preoccupi che dopo 150 visite non hai fatto una vendita, allora vuol dire che brancoli nell’incertezza. Mi dici che avete avuto 735 ingressi senza vendite e paghi 0,02 a conversione. Allora se mi parli di conversioni vuol dire che di vendite ne avete fatte, oppure non sai cosa sono le conversioni (se come conversione avete impostato solo la transazione e non per esempio un optin nella vostra mailing list).

Di scorciatoie non ce ne sono proprio. Se vuoi risultati devi conoscere l’ambiente in cui ti stai muovendo.
Ho dato un occhiata al tuo sito dal inspector versione mobile e non vedo grossi problemi. A me piace Enfold, Avada e anche Flatsome, ma ce ne sonon veramente un infinità da provare e verificare che soddisfino le vostre esigenze.

Migliori temi WordPress 2016
Come scegliere un tema WordPress

Come dicevo prima andare online è solo il punto di partenza, la direzione da seguire in questo viaggio la danno i dati. Armata di dati e pazienza non potete fare altro che andare a migliorare.

Ho visto ora che non siete dei nostri studenti, quindi quello che ti consiglio è di fare dei corsi, non importa con noi o altri, basta che questo viaggio lo incominciate.

Spero di esserti stato d’aiuto,
Lorenzo

Anonimo ha risposto 9 anni fa

Ora acquistiamo anche il corso di analytics in modo da avere più chiare le dinamiche di cui hai parlato.

Comunque le “conversioni” è il termine che utilizza FB per descrivere quante volte hai raggiunto lo scopo per cui hai fatto la campagna, che per noi era la visita al sito web.

Ci risentiamo presto
Grazie ancora del supporto

Lorenzo Staff ha risposto 9 anni fa

Ciao,
sono contento che avete già incominciato il vostro percorso di studio (ribadisco con noi o altri non importa basta che acquisiate know how) e visto che parliamo di Analytics voglio darti dei consigli, penso e spero fondamentali, per potere trarre il meglio dal corso, soprattutto in un ottica di collaborazione con professionisti di social marketing, AdWords, SEO ed altro.

Quando qualcuno lavora per voi dovete sempre chiedere che tutto sia tracciato, ed ecco il perché.

Il marketing online è un percorso di vendita, è un funnel dentro al quale bisogna mandare l’utente e, se tutto è oliato bene, l’utente deve arrivare in fondo a questo funnel, ovvero passare da prospect a customer. Avere un funnel che fin dall’inizio sia perfetto è impossibile, quindi per renderlo tale bisogna capire dove sono i problemi. Per capire dove sono i problemi ci sono i dati che ci mostrano dove il nostro funnel zoppica.
Schematicamente le possibili tappe di questo percorso.

Da quale sorgente di traffico è arrivato l’utente?

Tramite motori di ricerca? Da Social? Tramite campagna a pagamento? Capagna banner (display) o annuncio nei motori? ecc…
Quindi ti accorgerai che le sorgenti non sono tutte uguali. Potrai quindi decidere dove maggiormente puntare o dove pensi debba migliorare perché reputi che tale sorgente possa dare di più.

Come è stato ingaggiato l’utente? Ovvero con che premessa viene sul nostro sito?

In questo step si parla del tipo di banner o annuncio, così come di un post Facebook ecc…
Quello che proponi deve soddisfare il motivo per cui l’utente arriva sul tuo sito.

Esagerando… Se vendo asciugamani e in una campagna metto una donna super dotata con effetto vedo non vedo, ti assiucuro che riceverai tantissimi click, ma quanti di questi da prospect diventeranno customer? Stiamo vendendo asciugamani e non sogni erotici. Fra l’altro con la risultante che abbiamo speso soldi, se per esempio la campagna ha come metodologia di pagamento il cpc.

Landing Page

L’utente dobbiamo farlo atterrare da qualche parte giusto? Per esempio ho un portale di scarpe e faccio un annuncio dedicato alle scarpe da tennis e uno alle scarpe da montagna. Se mando entrambi all’home page non stò creando un percorso dedicato ai due differenti utenti. Ricordiamo la promessa con cui li abbiamo fatti entrare nel nostro sito. Probabilmente se li mandassi su rispettive landing page specifiche per quello che cercano la mia possibilità sarebbe maggiore di ottenere engagement. Conosco con certezza a priori tutto questo? No, allora faccio dei test e i dati, come la bounce rate, conversion rate ecc… diranno la verità.

Pagina di uscita

Sapere in che punto l’utente abbandona il percorso che gli abbiamo preparato è fondamentale. Sono gli intoppi del nostro funnel su cui dobbiamo lavorare per arrivare a fare goal!

Call to action

Non dobbiamo fare andare via l’utente senza che abbia compiuto un’azione. Quindi nella landing inserire una call to action, dove si intende un bottone o un modulo che invogli a fare qualcosa, dall’acquisto a lasciare un’email. Utilizziamo anche strumenti studiati per la creazione di mailing list (come Mailchimp), tramite i quali abbiamo la possibilità di riproporci all’utente tramite un funnel di email.

Utilizzare nel percorso UpSell e CrossSell

Dove per la prima si intende la promozione di prodotti affini, magari scontati se comprati insieme, dando più valore all’utente, ma aumentando la nostra revenue per singolo utente. Per la seconda se intende prodotti paralleli, ovvero “ok, non ti serve questo, allora forse ti può servire quest’altro”.

Utilizzare il remarketing

Dove andiamo a proporre banner o annunci all’utente che è già stato sul nostro sito e ha compiuto magari delle azioni, come l’aver visto determinate pagine. Non è un utente normale, ricordiamocelo. Quindi ci conosce, se magari proviene da una campagna precedente è inutile che lo mandiamo sulla stessa landing page. Si insomma con il remarketing possiamo riagganciare l’utente cercando modalità differenti per trovare l’engagement.

Ok. si potrebbe andare avanti oltre. L’internet marketing e le sue tecniche sono in crescita ed evoluzione costante, e non è con solo il corso Analytics che si impara tutto questo. Ma quello che più mi preme è che imparando ad utilizzare Analytics conoscerai i termini e il significato dei pilastri del marketing. Avrai un vocabolario con cui comunicare nella stessa lingua con altri professionisti e sapere dei meccanismi che stanno dietro a tutto questo.

Nota bene! La cosa più importante è che potrai valutare il lavoro degli altri e sapere se stanno facendo bene.
Ricorda, ogni cosa deve essere segnata. Se ti fanno una campagna AdWords o Facebook e non ti presentano i dati o non impostano il tuo Analytics per mostrarti il loro lavoro, allora non ci siamo.

La prima cosa da discutere è l’impostazione degli obiettivi (dei goal di Analytics).

Se qualcuno lavora per te e non imposta i goal, o in Analytics o in altri strumenti di tracking, non saprai i frutti dei soldi che hai investito. Qualsiasi click entrante nel sito deve avere la sua storia, e per questo ci sono le campagna personalizzate ( i paramentri UTM ).
Spero che questa introduzione di abbia mostrato il percorso da intraprendere.

Buona giornata,
Lorenzo