giuseppe mazzardi

In questo articolo raccontiamo la storia di Giuseppe, uno studente Webipedia che, qualche anno fa, si è dovuto “rimettere in gioco…”.

Giuseppe ha cominciato a lavorare nel 1998 in una tipografia. Da allora si è occupato principalmente di grafica cartacea e quindi di impaginazione di libri, brochure, depliant etc.

Nel ’98 si pagava ancora in lire, non esistevano gli smartphone e internet era ancora agli albori.

La data di nascita del World Wide Web viene comunemente indicata nel 6 agosto 1991, giorno in cui l’informatico inglese Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web dando così vita al fenomeno “WWW”.

La rete internet però, è cresciuta molto più rapidamente rispetto alla grafica tradizionale e anche lui si è dovuto adattare alle nuove esigenze.

Il vero punto di svolta della sua carriera professionale avvenne quando cambiò posto di lavoro.

Lasciò la tipografia per passare ad uno studio che si occupava di grafica e comunicazione.

Inizialmente continuò a seguire i progetti “cartacei”, ma ben presto si rese conto che non bastava più.

Capitava sempre più spesso, infatti, che i clienti dello studio facessero richiesta per lavori prettamente legati al web.

Giuseppe non ha più potuto fare affidamento esclusivamente alle sue doti di grafico ma, come molti nel suo settore, si è dovuto relazionare con figure professionali quali i programmatori.

In quei tempi (anche noi ce lo ricordiamo bene), fare web non era cosa per tutti.

Realizzare una pagina come quelle che si vedono oggi era impensabile senza conoscenze approfondite. Ci si doveva relazionare con il codice, le tabelle, i server e, sopra ogni cosa, con i limiti che il linguaggio HTML imponeva.

Giuseppe realizzava grafiche molto curate, ma la frase che si sentiva ripetere più spesso era “questo non si può fare”.

A quel punto si è trovato di fronte ad un bivio: poteva continuare a lavorare in quel settore rimanendo ignaro del perché determinate cose non fossero possibili, oppure poteva prendere il toro per le corna e iniziare a capire in prima persona come rendere vive le sue idee.

La risposta, è arrivata dal mercato.

Inesorabilmente le richieste di realizzazione siti aumentavano e, anche se la grafica cartacea difficilmente svanirà, ha dovuto decidere in base a quello che i clienti commissionavano.

È stato allora che ha deciso di informarsi, con l’unico obiettivo di colmare le proprie lacune.

Ha letto libri, consultato centinaia di siti e ha intrapreso il suo percorso online con i primi esperimenti di realizzazione siti web.

Man mano che raccoglieva informazioni, aggiungeva un tassello al suo mosaico di conoscenza, ma si rese presto conto che le informazioni erano tante, dispersive e che ci sarebbe voluto molto tempo per riuscire a diventare un professionista completo.

Un giorno, si è imbattuto in Webipedia e ha deciso di dare fiducia ai nostri video corsi.

Con immenso piacere da parte nostra, questa fiducia è stata completamente ripagata.

Nella sua intervista ha definito Webipedia come un “acceleratore di conoscenza“, ma quello che più ci inorgoglisce, è il riferimento a suo padre, falegname, che, come ogni professionista che si rispetti, non inizia mai un lavoro senza che tutti gli strumenti siano pronti.

I video corsi sono stati la molla che ha affilato i suoi scalpelli da grafico e, oggi, è riuscito a migliorare la sua professione, includendo servizi di web master.

Giuseppe si è costruito una professione nel web e ha iniziato anche un’attività imprenditoriale parallela, coltivando la sua passione per il design.

I suoi lavori come grafico, li potete visionare sul suo sito personale www.giuseppemazzardi.it, mentre il suo progetto parallelo (che ci ha davvero stupito per qualità e cura nel dettaglio) è visibile su www.invetoom.it.

Invitiamo tutti a visitarli, nella speranza che possano essere di ispirazione.

Se anche tu hai bisogno di affilare i tuoi scalpelli, o se vuoi raccontarci la tua storia da studente Webipedia, commenta l’articolo qui sotto, troveremo il modo di realizzare i tuoi obiettivi, esattamente come con l’amico Giuseppe.

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